PALAZZO SARACINI-CRESSERI A TRENTO

ADEGUAMENTO NORME PREVENZIONE INCENDI DEL PALAZZO SEDE DELLA BIBLIOTECA DELLA MONTAGNA SAT – PALAZZO SARACINI–CRESSERI, sede SAT p.ed. 837 p.m. 1 C. C. TRENTO.

Committente: SAT Società Alpinisti Tridentini, Trento

Importo complessivo lavori:

  • progetto definitivo: € 59.121,03

Periodo di esecuzione del servizio:

  • progetto definitivo: luglio 2018

Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:

Incarico per la progettazione definitiva.

Descrizione dell’intervento

L’intervento in questione è il progetto definitivo che prevede le operazioni necessarie all’adeguamento per palazzo Saracini-Cresseri sede della Biblioteca della Montagna – SAT (Società Alpinisti Tridentina) alle norme prevenzione incendi DPR 418 dd. 30.06.1995 relativo a biblioteche e archivi all’interno di edifici storici soggetti a tutela.
Il palazzo è stato oggetto di intervento tra giugno 2008 – agosto 2010 in base al progetto per il restauro ed adeguamento funzionale con eliminazione delle barriere architettoniche del II° piano adibito a Biblioteca della Montagna SAT; recupero e restauro del sottotetto e le tre successive varianti. Gli ambienti oggetto di cantiere erano stati messi a norma.
Tuttavia visto che l’attività della SAT si sviluppa su più piani e visto il crescente quantitativo di volumi raccolti si è ritenuto opportuno rivedere e migliorare la situazione attuale dell’intero palazzo che ospita la Biblioteca della Montagna, essendo quest’ultima un’attività soggetta alla prevenzione incendi (attività soggetta n. 34). Si è stimato che il quantitativo di massa in faldoni cartacei e volumi di montagna sia superiore ai 50.000 kg, pertanto attività soggetta del tipo 34/2/C. Nella redazione del progetto definitivo mi sono avvalsa delle seguenti competenze per quanto riguarda gli impianti: ing. Michele Groff, Arca Engineering srl – Trento.

Progettare l’adeguamento dell’intero palazzo che ospita la Biblioteca della Montagna alle norme antincendio ha comportato un confronto costante “sul campo” tra la sottoscritta e l’ing. Michele Groff (incaricato della presentazione della pratica ai VVFF) per vedere, alla luce dei risultati imposti dalla Norma, cosa come e dove far passare ad esempio le tubazioni necessarie per ottemperare al posizionamento di naspi ai vari piani considerato che i servizi igienici si trovano nell’ala ovest del palazzo e ad esempio come collegarsi all’impianto elettrico per il posizionamento dei nuovi rilevatori. Alcuni i sopralluoghi, molta la documentazione fotografica esplicativa allegata.

Impianto idrico antincendio con posa di Naspi RN 25

L’impianto idrico antincendi prevede la posa di alcuni naspi DN 25 ai piani, sia nell’ala ovest che nell’ala est.
Nella centrale termica è presente l’ingresso dell’allacciamento idrico dall’acquedotto. Ci si collegherà a quest’ultimo con una tubazione indicativamente di 1 pollice di diametro. Da qui si entrerà mediante una carotaggio nella parete sud della centrale termica direttamente nel cavedio tecnico presente dietro il vano ascensore ad ovest.
Un naspo sarà previsto a piano terra nell’antibagno.
Per quanto riguarda l’ala ovest ai piani primo e secondo saranno collocati nello spazio di sbarco dell’ascensore I°04 e II° 06° tra la porta dell’ascensore e la porta del vano tecnico, al piano sottotetto invece risulta spazio libero a muro all’interno del cavedio tecnico. Il naspo DN 25 al piano interrato sarà collocato al termine della scala di accesso sempre uscendo dalla centrale termica Int05 o scendendo dal cavedio tecnico. Un ulteriore naspo andrà posizionato al piano primo nelle sale della Sezione TRENTO a nord I°08. Qui all’interno del caminetto nel corridoio di distribuzione è presente un attacco dell’acqua e si utilizzerà questo per l’allacciamento e il naspo sarà collocato dentro il caminetto stesso.
Per poter invece portare la tubazione negli spazi a nord del secondo piano si uscirà dal cavedio e si sfrutterà il controsoffitto passando con la tubazione sopra lo sbarco dell’ascensore e sopra il cartongesso dei due servizi igienici presenti II°06b e II°07b, quindi si sfrutterà il foro presente nella muratura in angolo in alto III°08 e III°09 per arrivare nel sottotetto dove scorrono a pavimento altre tubazioni del riscaldamento, quindi nel deposito a sottotetto III°10 della Biblioteca a nord, poi scendendo a lato della struttura del montacarichi per i libri posizionando il naspo alla sua destra II°12.
Per dotare l’ala est dell’impianto idrico si farà lo stesso percorso sopra descritto ma arrivati al deposito del sottotetto nord della Biblioteca ci si porterà verso est lungo la parete per entrare nel basso sottotetto est e da qui scendere in verticale con una calata fino al primo piano, praticando un foro nei due solai non decorati per servire prima il piano secondo II°21 e poi il piano primo I°16.

Impianto fisso di rilevazione automatica incendi

Ogni ambiente sarà dotato di sistema di rilevazione dei fumi a soffitto collegato direttamente all’impianto elettrico oppure con sistema wireless. Nei ambienti con soffitto decorati a stucco si procederà con la posa di rilevatore di fumo a barriera, sfruttando la presenza di scatole di derivazione. In particolare: al piano interrato rilevatori a soffitto con tubazione a vista in analogia all’impianto elettrico attuale; al piano terra rilevatori di fumo wireless e rilevatori a barriera nella sala conferenze; al piano primo nella porzione di piano verso via Manci nelle sale decorate a stucco e con decorazioni pittoriche si posizioneranno rilevatori di fumo a barriera; nello sbarco dell’ascensore sarà posizionato un rilevatore a soffitto sfruttando il controsoffitto presente; negli spazi della stretta ala est si posizioneranno rilevatori wireless; negli spazi della sezione TRENTO si posizioneranno rilevatori a barriera in tutti e 4 gli ambiente, posizionando gli elementi sopra la cornice dove sono presenti scatole di derivazione dell’impianto elettrico; nello spazio laterale sarà posizionato un rilevatore a soffitto.Il piano secondo e sottotetto sono invece già a norma.
La conoscenza sull’edificio permetterà di ridurre al minino l’impatto dell’impianto antincendio sulla struttura architettonica del palazzo, salvaguardando la sua integrità materiale.

Estintori

Non si prevede la posa di altri estintori in quanto quelli necessari sono già presenti.

Palazzo SAT_SchedeLavori