CHIESA PARROCCHIALE DI S. ORSOLA E COMPAGNE A TUENNO (TRENTO)

MANUTENZIONE STRAORDINARIA CON SOSTITUZIONE DELLA STRUTTURA LIGNEA DELLA COPERTURA NOVECENTESCA, ADEGUAMENTO STATICO DELLA STRUTTURA LIGNEA DELLA COPERTURA QUATTROCENTESCA E SOSTITUZIONE INTEGRALE DEL MANTO DI COPERTURA.

Committente: Parrocchia S. Orsola e Compagne, Ville D’Anaunia, Tuenno

Importo complessivo dell’opera:

  • progetto definitivo: € 778.905,40
  • progetto esecutivo: € 807.131,19
  • esecuzione: in corso

Periodo di esecuzione del servizio:

  • progetto definitivo: giugno 2021
  • progetto esecutivo: ottobre 2021
  • variante in corso d’opera n.1: agosto 2023
  • esecuzione: in corso

Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:

Incarico per la progettazione definitiva, esecutiva, direzione dei lavori, misura e contabilità, CRE.

Descrizione architettonica dell’opera

Informazioni storiche 
La Chiesa di Tuenno (nota anche come Chiesa di Sant’Orsola) si eleva sul lato meridionale della piazza Liberazione, su un terreno leggermente declinante verso ovest. Essa nasce dall’unione di due chiese, la prima, gotica del XV secolo e quella eretta nel 1914 su progetto dell’arch. Emilio Paor. Entrambe le chiese sono orientate lungo l’asse est-ovest (che ingloba la prima). Si presenta oggi infatti come il risultato di una complessità di avvenimenti storici e architettonici che l’hanno vista protagonista a partire dal secolo XIV fino al secolo XX. La struttura originaria (probabilmente eretta tra la fine del XIV secolo e l’inizio del XV secolo) è stata infatti ampliata e modificata a più riprese. Tra le più significative, l’ampliamento verso ovest di una campata (nel 1631), l’annessione della cappella laterale a nord e probabilmente anche quella a sud (1643), l’aggiunta del corpo della sagrestia con la relativa copertura a volta (nel 1783) e successivamente anche dell’ultima campata e della cantoria (nel 1817), intine la costruzione dell’attuale torre campanaria (nel 1853). L’ultimo, decisivo ampliamento della chiesa (quello sopra citato) risale all’inizio del XX secolo su progetto dell’architetto Emilio Paor in collaborazione dei capomastri Vittorio e Guido Chierzi di Tuenno, che vede l’inglobamento della struttura antica all’interno di una nuova, unica, grande chiesa.

Descrizione dello stato attuale
La superficie dell’intero complesso è di dimensioni notevolmente maggiori rispetto agli altri edifici religiosi della Valle: essa copre infatti circa 800 metri quadrati. L’ingresso principale si trova sul prospetto ovest sotto il portico che si apre alla destra della torre campanaria, ma rimane accessibile come secondo ingresso anche quello della chiesa più antica. Altri due portali si trovano sulle facciate nord e sud e sono connessi con la quota del sagrato per mezzo di un’ampia gradinata. La struttura principale e quella secondaria della copertura, sia del campanile che della chiesa, sono in legno. In corrispondenza del passaggio tra il sottotetto della Chiesa antica e la Chiesa Nuova è riconoscibile la conclusione della volta del secolo XV e l’ampliamento realizzato mediante la campata del 1631 con la porzione dell’angolata conclusiva della chiesa. Il manto di copertura del campanile è in lamiera graffata di rame, mentre quello della chiesa è misto, su alcune superfici sono posati coppi in laterizio, mentre sulla zona dell’impluvio tra le due chiese, sulla copertura sopra il portico e sul volume della centrale termica si ritrova un manto in laminato di rame. Le lattonerie sono in rame ed è presente una mantovana in legno protetta da una mantovana in rame.
I prospetti della Chiesa antica sono caratterizzati dalla presenza di uno zoccolo basamentale in muratura coperta dall’intonaco a sbriccio; le pareti, alte circa 10 metri, sono anch’esse coperte dall’intonaco. Tutte le aperture hanno serramenti con profilo in ferro e vetrata legata a piombo con tessere di vetro sagomate e colorate.
L’interno è formato da due navate. La più antica, a sud, presenta dei pilastri a sezione circolare con basamento a pianta ottagonale e conserva tracce di affresco quattrocenteschi sulla parete dell’abside e a lato dell’ingresso alla sagrestia e sul catino. L’abside è dotata di un altare ligneo seicentesco con pala raffigurante Sant’Orsola, la Vergine con Bambino, San Sebastiano, San Rocco, San Pietro, San Paolo e angeli.
La chiesa antica presenta arco santo a sesto acuto e volta con nervature in pietre scandita da 4 campate, le ultime due risultato degli ampliamenti del 1631 e del 1817. In corrispondenza dell’ultima campata della Chiesa originaria e dell’attacco della campata del 1631, sulla volta, sono presenti delle fessurazioni. Si può notare sull’ultima campata come le nervature della volta non sono in pietra come le altre, ma in impasto di cemento modanato, intervento probabilmente legato all’inserimento della scala elicoidale in pietra per l’accesso al sottotetto, in corrispondenza della controfacciata. Nella cappella di destra, dedicata a San Nicolò, è visibile un altare ligneo policromo seicentesco, ornato da una statua novecentesca.
La navata della chiesa disegnata dall’arch. Emilio Paor è costituita da pilastri a sezione ottagonale con superficie finita a bocciarda a differenza delle colonne con basamento della Chiesa antica che hanno la superficie finita a gradina con nastrino perimetrale a scalpello piano. Anche la navata del 1914 ha arco santo a sesto acuto e da volta a vela con nervature in cemento modanato. Il pavimento della chiesa nuova è in piastrelle in cotto di colore rosso bruno, come anche in quella antica. La quota del pavimento del presbiterio è l’unica ad essere maggiore rispetto al resto della fabbrica ed è pavimentato con pietra rossa.
Da una prima analisi degli interni delle due Chiese si è potuto notare come siano molti e puntuali gli interventi del 1914 anche sulla struttura antica: basti vedere la sostituzione del pilastro sinistro dell’abside antica con un nuovo pilastro in pietra bocciardata, le già descritte nervature in cemento in corrispondenza dell’ultima campata e l’apertura.

Descrizione dello stato del degrado
L’intonaco esterno risente in corrispondenza dello zoccolo basamentale dell’umidità di risalita con conseguente decoesionamento e distacco. In generale l’intonaco dei prospetti si presenta meglio conservato nell’impasto, ma con situazioni di diffuso deposito superficiale, dilavamento e fenomeni di erosione con polverizzazione. Le imbotti delle aperture presentano situazioni di dilavamento sul bancale inclinato e nella parte inferiore dei piedritti, decoesionamento, esfoliazione e lacune. Gli elementi lapidei presentano fenomeni di deposito superficiale, licheni sulla fascia dello zoccolo basamentale, dilavamento ed erosione con polverizzazione. Per quanto riguarda la struttura lignea della copertura, essa presenta degrado tipico del legno senza fenomeni di marcescenza; le criticità sono legate a carenze strutturali per le quali si rimanda alla Relazione delle Strutture.

Interventi eseguiti

Il progetto ha previsto i lavori per la manutenzione straordinaria con sostituzione della struttura lignea della copertura novecentesca, adeguamento statico della struttura lignea della copertura quattrocentesca e sostituzione integrale del manto di copertura.
Nel dettaglio si sono effettuate le seguenti operazioni:

1) Struttura lignea di supporto alla copertura quattrocentesca: Interventi puntuali di adeguamento statico per ripristino della continuità di sezione indebolita, mediante piastre metalliche fissate con viti da legno alle travi antiche
2) Struttura lignea di supporto alla copertura novecentesca: Sostituzione integrale dell’attuale struttura lignea della copertura novecentesca con nuova struttura in legno massiccio incollato di abete (lamellare). È stata conservata, smontandola e rimontandola, una capriata esistente a testimonianza della tecnica costruttiva del 1914.
3) Manto di copertura chiesa quattrocentesca: Rimozione del manto di copertura in coppi e relativa piccola orditura, posa di nuovo manto in scandole di larice con relativa piccola orditura e guaina traspirante; sottostante posa di doppio tavolato strutturale. (Si ritiene che l’antico manto di copertura, in analogia con altre chiese del periodo, potesse essere in scandole di larice e poi sostituito con il manto in coppi). Pertanto, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Culturali, si è proposto di realizzare un manto in scandole per la chiesa antica, esclusa la sagrestia che comprende un importante aggiunta novecentesca e che verrà realizzata con un manto di copertura in alluminio preverniciato.
4) Manto di copertura chiesa novecentesca: Rimozione del manto di copertura in coppi e relativa piccola orditura e posa di nuovo manto in lattoneria di alluminio preverniciato con relativa piccola orditura e guaina traspirante; sottostante posa di doppio tavolato strutturale.
5) Manto di copertura chiesa quattrocentesca e novecentesca in rame: Rimozione del manto di copertura in rame e relativa piccola orditura e posa di nuovo manto in lattoneria di alluminio preverniciato con relativa piccola orditura e guaina traspirante; sottostante posa di doppio tavolato strutturale; sostituzione sistema di collegamento tubi per lo scarico del compluvio della copertura, con verifica ad inizio cantiere possibilità di lasciare esterno la tubazione per l’allontanamento delle acque meteoriche.
6) Lattonerie: Sostituzione dei canali e pluviali in rame con nuovi canali in alluminio preverniciato di sviluppo cm. 50 e pluviali di diam. mm. 120; posa di terminale in acciaio zincato preverniciato.
7) Manutenzione straordinaria della mantovana in legno: La mantovana è in legno di larice, ed era al momento dell’intervento ingrigita, con piccole mancanze ma generalmente in buono stato. L’intervento di manutenzione ha previsto una pulizia superficiale dei vari sudiciumi sia con spazzola di teflon che con paglietta a secco.
8) Manutenzione straordinaria sottogronda in legno verniciato: Non essendo stato possibile verificare lo stato di conservazione, si è proceduto alla sostituzione delle tavole degradate e non recuperabili con altre di analoga finitura.
9) Verifica delle fessurazioni della volta della chiesa quattrocentesca e consolidamento estradossale con fibra di carbonio:
10) Posa sistema linea vita a punti singoli
11) Posa di paraneve tubolari in acciaio zincato preverniciato
12) Posa di nasi paraneve in acciaio zincato preverniciato
13) Posa di sistema a cavi scaldanti per compluvio copertura
14) Pulitura e trattamento antitarlo della struttura lignea consolidata staticamente della chiesa quattrocentesca
15) Pulizia del materiale presente sull’estradosso della volte
16) Esecuzione di sondaggi stratigrafici sui prospetti esterni per verifica presenza intonaci antichi e definizione delle fasi costruttive e di trasformazione della chiesa antica
17) Consolidamento dell’intonaco distaccato
18) Restauro degli elementi lapidei
19) Manutenzione straordinaria degli elementi architettonici in impasto di cemento (pietra artificiale)
20) Manutenzione straordinaria elementi in ferro
21) Integrazione impianto elettrico sottotetto

 

Fotografie dello stato di fatto

 

Fotografie di cantiere:

Chiesa di Tuenno_Scheda di Progetto

Chiesa di Tuenno_Esecuzione dei lavori