CHIESA PARROCCHIALE DI S. ORSOLA E COMPAGNE A TUENNO (TRENTO)

MANUTENZIONE STRAORDINARIA CON SOSTITUZIONE DELLA STRUTTURA LIGNEA DELLA COPERTURA NOVECENTESCA, ADEGUAMENTO STATICO DELLA STRUTTURA LIGNEA DELLA COPERTURA QUATTROCENTESCA E SOSTITUZIONE INTEGRALE DEL MANTO DI COPERTURA.

Committente: Parrocchia S. Orsola e Compagne, Ville D’Anaunia, Tuenno

Importo complessivo dell’opera:

  • progetto definitivo: € 778.905,40
  • progetto esecutivo: € 807.131,19

Periodo di esecuzione del servizio:

  • progetto definitivo: giugno 2021
  • progetto esecutivo: ottobre 2021

Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:

Incarico per la progettazione definitiva, esecutiva, e Direzione dei Lavori.

Descrizione architettonica dell’opera

La chiesa si eleva sul lato meridionale della piazza Liberazione, su un terreno leggermente declinante verso ovest.
Essa nasce dall’unione di due chiese, la prima, gotica del XV secolo e quella eretta nel 1914 su progetto dell’arch. Emilio Paor. Entrambe le chiese sono orientate lungo l’asse est-ovest.
L’ingresso principale alla chiesa si trova sul prospetto ovest sotto il portico che si apre alla destra della torre campanaria; come secondo ingresso rimane quello della chiesa più antica, sempre in pietra.
Altri due portali si trovano sulle facciate nord e sud. Il portico che conduce all’ingresso principale è preceduto da un’ampia gradinata costituita da cinque alzate in pietra calcarea di colore rosso, che inizia alla conclusione di un’altra gradinata con pavimentazione in porfido ed in cubetti di marmo bianco, che consente di collegare la quota di piazza Alpini con la quota del sagrato. La superficie dell’intero complesso è di dimensioni notevolmente maggiori rispetto agli altri edifici religiosi della Valle, essa copre infatti circa 800 metri quadrati. La struttura principale e quella secondaria della copertura, sia del campanile che della chiesa, sono in legno. In corrispondenza del passaggio tra il sottotetto della Chiesa antica e la Chiesa Nuova è riconoscibile la conclusione della volta del secolo XV e l’ampliamento realizzato mediante la campata del 1631 con la porzione dell’angolata conclusiva della chiesa. Il manto di copertura del campanile è in lamiera graffata di rame, mentre quello della chiesa è misto, su alcune superfici sono posati coppi in laterizio, mentre sulla zona dell’impluvio tra le due chiese, sulla copertura sopra il portico e sul volume della centrale termica si ritrova un manto in laminato di rame. Le lattonerie sono in rame ed è presente una mantovana in legno protetta da una mantovana in rame.
I prospetti della Chiesa antica sono caratterizzati dalla presenza di uno zoccolo basamentale in muratura coperta dall’intonaco a sbriccio; le pareti, alte circa 10 metri, sono anch’esse coperte dall’intonaco.
La facciata principale, che raggiunge l’altezza di 17 metri, in asse con il portale d’ingresso, presenta un’apertura a sesto acuto, un’ampia monofora strombata con cornice in pietra calcarea e una piccola monofora a livello del sottotetto. Anche il prospetto meridionale presenta un intonaco coprente, che potrebbe risalire al 1914 e che probabilmente è stato successivamente ripreso nell’intervento degli anni ’70, il quale impedisce la lettura della struttura muraria, che rimane possibile solo attraverso dei futuri sondaggi.
La cappella laterale è stata aggiunta a metà del XVII secolo; la sua realizzazione ha comportato la demolizione di una porzione della muratura perimetrale meridionale della chiesa gotica. Aggiunta successiva, ascrivibile per la data 1783 sui due ingressi, è il corpo della sagrestia, con iniziale pianta rettangolare: la conclusione ad abside poligonale risulta essere un’aggiunta del 1914 come suggeriscono gli elementi architettonici a sesto acuto realizzati con impasto di cemento e superficie finita a gradina e nastrino perimetrale a scalpello, stessa tecnica utilizzata registrata per le aperture della Chiesa nuova. L’apertura di forma quadrangolare, in fase con la costruzione seicentesca, della sagrestia risulta essere in pietra calcarea dotata di inferriata. I prospetti sud ed est della sagrestia presentano oculi che danno luce ed aerazione al sottotetto. Proprio nel sottotetto della sagrestia si dovrà verificare se sono presenti tracce superstiti di intonaco antico della Chiesa primigenia che potrebbe aggiungersi alle informazioni in nostro possesso.
L’abside antica è a pianta poligonale, come anche quella della chiesa progettata dall’arch. Emilio Paor; il perimetro presenta uno zoccolo in muratura con elementi lapidei squadrati in calcare bianco; i lati sono scanditi da 4 contrafforti in pietra; le aperture sono a sesto acuto e realizzate con elementi in impasto di cemento con superficie finita a gradina e nastrino perimetrale a scalpello piano; la stessa soluzione materiale si riscontra nei 2 oculi modanati. Il sottotetto della nuova abside prende inoltre luce dai piccoli oculi.
All’abside si addossa il volume della centrale termica.
Il prospetto della Chiesa si addossa al campanile che è stato realizzato nel 1853. A pianta quadrangolare, si compone di un basamento quadrangolare alto circa 9 metri, un fusto di quasi 20, la cella campanaria, un corpo minore a pianta ottagonale, la cupola a cuspide in rame per un’altezza complessiva di 45 metri a cui si aggiunge la croce apicale coronata da una sfera. La torre campanaria presenta su tutti i lati un quadrante dell’orologio; ad essa si accede attraverso il portale lapideo con epigrafe in memoria della sua costruzione.
Al di sopra dell’ingresso principale è presente un’apertura composta da 5 monofore strombate con cornice composta da davanzale, piedritti esterni a elementi alternati di colore bianco /rosso, piedritti interni scanalati, arco a sesto acuto ad elementi alternati di colore bianco/rosso; i conci, realizzati fuori opera, sono in impasto di cemento colorato, superficie finita a bocciarda con nastrino perimetrale a scalpello piano.
Tutte le aperture hanno serramenti con profilo in ferro e vetrata legata a piombo con tessere di vetro sagomate e colorate.
L’interno è formato da due navate.
La navata più antica, a sud, presenta dei pilastri a sezione circolare con basamento a pianta ottagonale. Conserva tracce di affresco quattrocenteschi sulla parete dell’abside e a lato dell’ingresso alla sagrestia raffiguranti la Trinità il Padre Eterno benedicente la Vergine e Cristo, i simboli degli evangelisti, la Madonna orante (sulla volta), un frammento di Santo Papa, il Crocifisso con Madonna, San Giovanni e San Rocco (sulla parete destra). Sul catino invece è presente l’affresco di Sigismondo Nardi (1866-1924) che raffigura il Cristo in forma di gloria. L’abside è dotato di un altare ligneo seicentesco con pala raffigurante Sant’Orsola, la Vergine con Bambino, San Sebastiano, San Rocco, San Pietro, San Paolo e angeli.
La chiesa antica presenta arco santo a sesto acuto e volta con nervature in pietre scandita da 4 campate, le ultime due risultato degli ampliamenti del 1631 e del 1817. In corrispondenza dell’ultima campata della Chiesa originaria e dell’attacco della campata del 1631, sulla volta, sono presenti delle fessurazioni.
Si può notare sull’ultima campata come le nervature della volta non sono in pietra come le altre, ma in impasto di cemento modanato, intervento probabilmente legato all’inserimento della scala elicoidale in pietra per l’accesso al sottotetto, in corrispondenza della controfacciata. Nella cappella di destra, dedicata a San Nicolò, è visibile un altare ligneo policromo seicentesco, ornato da una statua novecentesca.
Alla sagrestia si accede dalla chiesa antica attraverso una porta con stipiti in pietra collocata nella campata che precede il presbiterio, sulla destra. Il pavimento della sagrestia è in tavole di legno.
La navata della chiesa disegnata dall’arch. Emilio Paor è costituita da pilastri a sezione ottagonale con superficie finita a bocciarda a differenza delle colonne con basamento della Chiesa antica che hanno la superficie finita a gradina con nastrino perimetrale a scalpello piano.
La navata del 1914 ha arco santo a sesto acuto e da volta a vela con nervature in cemento modanato.
Il pavimento della chiesa nuova è in piastrelle in cotto di colore rosso bruno, come anche in quella antica. La quota del pavimento del presbiterio è l’unica ad essere maggiore rispetto al resto della fabbrica ed è pavimentato con pietra rossa.
Da una prima analisi degli interni delle due Chiese si è potuto notare come siano molti e puntuali gli interventi del 1914 anche sulla struttura antica: basti vedere la sostituzione del pilastro sinistro dell’abside antica con un nuovo pilastro in pietra bocciardata, le già descritte nervature in cemento in corrispondenza dell’ultima campata e l’apertura. I disegni di progetto del 1914 a firma dell’architetto Emilio Paor sono molto utili, ma analizzando il progetto e la struttura attuale si è potuto notare come l’attuale Chiesa sia frutto di una variante in corso d’opera al progetto originario di cui non sono rintracciabili gli elaborati. Questo sia per le cornici delle aperture che per il prospetto settentrionale.

Stato di degrado

La stesura dell’Intonaco esterno risente in corrispondenza dello zoccolo basamentale dell’umidità di risalita con conseguente decoesionamento e distacco dello strato di intonaco. In generale l’intonaco dei prospetti si presenta meglio conservato nell’impasto, ma con situazioni di diffuso deposito superficiale, dilavamento e fenomeni di erosione con polverizzazione. Le imbotti delle aperture presentano situazioni di dilavamento sul bancale inclinato e nella parte inferiore dei piedritti, decoesionamento, esfoliazione e lacune. Gli elementi lapidei presentano fenomeni di deposito superficiale, licheni sulla fascia dello zoccolo basamentale, dilavamento ed erosione con polverizzazione. Per quanto riguarda la struttura lignea della copertura, essa presenta degrado tipico del legno senza fenomeni di marcescenza; le criticità sono legate a carenze strutturali per le quali si rimanda alla Relazione delle Strutture.

Progetto di intervento

  • Interventi puntuali di adeguamento statico mediante piastre metalliche fissate con viti da legno alle travi antiche della chiesa quattrocentesca;
  • Sostituzione integrale dell’attuale struttura lignea della copertura novecentesca con nuova struttura in legno massiccio incollato di larice (bilama/trilama);
  • Chiesa Quattrocentesca: rimozione dell’attuale manto di copertura in coppi e posa di nuovo manto in scandole di larice;
  • Chiesa Novecentesca: rimozione dell’attuale manto di copertura in coppi e posa di nuovo manto in lattoneria di alluminio preverniciato;
  • Chiesa Quattrocentesca e Novecentesca: rimozione dell’attuale manto di copertura in rame e posa di nuovo manto in lattoneria di alluminio preverniciato;
  • Sostituzione degli attuali canali e pluviali in rame con nuovi canali di sviluppo cm. 50 e pluviali di diam. mm. 120;
  • Manutenzione straordinaria mantovana in legno;
  • Manutenzione straordinaria sottogronda verniciato;
  • Verifica ed eventuale consolidamento della volta della chiesa quattrocentesca;
  • Posa di sistema linea vita a punti singoli;
  • Posa di paraneve tubolari in acciaio zincato preveniciato;
  • Posa di nasi paraneve in acciaio zincato preveniciato;
  • Posa di cavi scaldanti per compluvio copertura;
  • Pulitura e trattamento antitarlo della struttura lignea quattrocentesca;
  • Pulizia del materiale presente sull’estradosso della volta;
  • Esecuzione di sondaggi stratigrafici sui prospetti;
  • Consolidamento dell’intonaco distaccato;
  • Restauro elementi lapidei;
  • Manutenzione straordinaria degli elementi architettonici in impasto di cemento;
  • Manutenzione straordinaria elementi in ferro;
  • Integrazione impianto elettrico sottotetto.

Chiesa di Tuenno_SchedaLavori