Restauro conservativo con sostituzione dell’impianto elettrico e dell’impianto termico presso la Chiesa S. Maria Maddalena e S. Nicolò di Bari, p.ed. 113 C.C. Palù del Fersina (TN).
Committente: Parrocchia di Santa Maria Maddalena
Importo complessivo lavori:
- progetto preliminare: € 228.007,86
- progetto definitivo/esecutivo: € 228.007,86
Periodo di esecuzione del servizio:
- progetto preliminare: agosto 2017
- progetto definitivo/esecutivo: novembre 2017
- perizia di variante: settembre 2020
Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:
Incarico per la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, Direzione Lavori, Misurae Contabilità, CSP e CSE.
Descrizione architettonica dell’opera
Il progetto prevede l’intervento di restauro conservativo della chiesa dedicata a S. Maria Maddalena e a S. Nicolò di Bari (edificio è vincolato) sita a Palu’ del Fersina (TN), in un contesto prettamente montano. La data di edificazione non è nota con precisione, dalle fonti storiche è attribuibile almeno al basso medioevo. Numerosi sono stati gli interventi di recupero e restauro che hanno interessato la chiesa nel corso della sua storia, l’ultimo dei quali avvenuto nel 1991.
Prima e durante la fase di esecuzione dei lavori sono state effettuate analisi morfologiche, stratigrafiche e sul degrado dell’edificio, a supporto dell’orientamento conservativo dello progetto ed è stato necessario redigere una variante a causa di differenze riscontrate tra alcune ipotesi e realtà e dell’emersione di nuove relazioni stratigrafiche.
L’edificio è di modeste dimensioni, orientato in direzione est-ovest; presenta un impianto ad aula unica, coperta da un soffitto con volte a crociera. Due colonne separano l’aula da una stretta navata laterale, che corre lungo il fronte sud della chiesa e conduce alla sagrestia, situata a sud rispetto all’abside. Lo spazio delimitato dall’abside era originariamente destinato al coro, oggi ospita parte dell’impianto di riscaldamento a termoventilazione della chiesa; dal presbiterio, verso nord, si accede alla cantoria, a ovest della quale si trova l’accesso al campanile, addossato sul lato nord della chiesa. Il campanile è sviluppato su tre livelli, i cui ultimi due ospitano le campane ed ha una copertura a cipolla in rame. La struttura portante è in muratura, mentre la copertura in scandole di larice è sostenuta da un sistema di capriate lignee. Per quanto riguarda le superfici interne, la pavimentazione è in lastre di porfido mentre sia le pareti verticali che il soffitto voltato è finito con intonaco di colore bianco che in alcuni punti, dove è sollevato, lascia intravedere delle tracce di colore da indagare. Lo stato di conservazione generale degli intonaci antichi è discreto, ma sono stati impoveriti dalle stesure di tinteggiature, sia sugli esterni che sugli interni, mentre la parte inferiore è stata invece sostituita.
Progetto di intervento
In primo luogo, sono stati rimossi gli intonaci decoesi, fatiscenti e gli intonaci e stuccature a base cementizia; a questa operazione è seguito il restauro conservativo degli intonaci esterni non decorati. Dopo la rimozione sono stati messi in luce, sul prospetto principale, i bordi esterni due finestre cinquecentesche, a lato del portale di ingresso; la stessa cosa è avvenuta per l’apertura cinquecentesca a nord-ovest, completamente tamponata anche dall’interno; l’intonaco rinvenuto sullo strato di interfaccia è il medesimo di quello rinvenuto sulla facciata principale corrispondente alla fabbrica realizzata o restaurata nel primo quarto del 1500. Alla luce di ciò, nella variante, è stata progettato il ripristino delle antiche aperture, con la conseguente posa di inferriata e di serramento esterno in legno. Inoltre con i sondaggi stratigrafici eseguiti in esterno sono emerse tracce di decorazione a falsa cortina con cornice di colore rosso e campitura in calce di colore bianco in corrispondenza delle angolate della Chiesa cinquecentesca; sono state rinvenute decorazioni a conci alternati bicromi bianchi e rossi sulla cornice dell’apertura a lunetta e delle aperture a sud della Chiesa; sempre in facciata principale è state scoperta una croce affrescata di colore rosso, sottostante le tracce della precedente croce; altre decorazioni bicrome sono presenti sull’arco Santo e sulle arcate laterali a sud; sopra l’altare maggiore è stato rivenuto un riquadro decorato, di cui è previsto il ripristino nel progetto di variante. Sono stati dunque portati avanti gli interventi di restauro conservativo degli intonaci esterni non decorati e la posa di nuovo intonaco a calce anche ad integrazione.
Ulteriore oggetto di restauro è stata la meridiana presente sul prospetto sud; i sondaggi stratigrafici hanno mostrato come fosse conservato solo l’impronta sull’ultimo strato di tinteggiatura presente, nella variante si è pertanto deciso di eseguire un ulteriore sondaggio per verificare la natura dello strato inferiore; sono state messe in luce le tracce di una precedente meridiana affrescata, che è stata ripristinata e della quale si intende procedere al restauro con riposizionamento dello gnomone; per quanto riguarda la meridiana rimossa si è proceduto alla sua documentazione con il ridisegno su lucido. Sul lato sud della sagrestia inoltre sono state rinvenute le tracce di un’altra meridiana, di dimensioni minori che si intende ugualmente restaurare secondo il progetto di variante. Il progetto ha previsto il restauro degli elementi lapidei (portali d’accesso, cornici, fonte battesimale etc) ed il restauro e manutenzione dei serramenti esterni ed interni, nonché la manutenzione degli elementi in legno presenti (struttura di risalita del campanile, mantovana, assito di protezione, pavimento in legno di larice della Sagrestia e della cantoria) e degli elementi in ferro.
Altro intervento previsto è stata la revisione del manto di copertura in scandole con aggiunta di eventuale fermaneve in legno (di cui è stata poi annullata la posa nel progetto di variante) e la posa di un sistema di linea vita anticaduta. In sede di variante la sostituzione delle scandole è stata estesa a tutte le superfici coperte. Il progetto ha visto anche la sostituzione della lattoneria in rame con elementi nuovi, sempre in rame. Con la variante si è deciso di eliminare il raccordo del pluviale della falda sud della chiesa con la discesa della sagrestia, realizzando un canale scatolare incassato nello spessore del manto di copertura delle scandole di larice.
Per quanto riguarda la risoluzione dei problemi di umidità, il progetto ha previsto la realizzazione di un sistema di gusci a monte della chiesa per la raccolta e l’allontanamento delle acque meteoriche ai piedi del prospetto nord con smontaggio e rimontaggio della pavimentazione in porfido esterna e la posa di sistema di controllo dell’umidità di risalita capillare.
Nell’ambito impiantistico il progetto ha previsto la verifica e sistemazione dell’impianto parafulmine, la messa a norma dell’impianto elettrico sfruttando i tracciati impiantistici presenti, nonché la posa di nuovo impianto di riscaldamento a termoventilazione. A tal fine è stato necessario realizzare uno scavo a sezione obbligata e successiva posa dei condotti dell’impianto di riscaldamento, posizionati in struttura di contenimento in c.a. ed il riposizionamento all’esterno della soprastante pavimentazione in porfido. Durante le operazioni di rimozione del pavimento e scarifica su terrapieno sono state rinvenute delle canalette in cemento per l’allontanamento dell’acqua che sono state demolite; nel progetto di variante è dunque stato deciso di modificare il tracciato dell’impianto di riscaldamento a termoventilazione per limitare lo scavo in roccia esterno risultata maggiormente presente in situ e ridurre la parte di impianto all’esterno della Chiesa; la griglia di mandata si trova dunque davanti all’ingresso principale mentre la griglia di ripresa è stata collocata nello spazio dietro l’altare maggiore sul lato verso la sagrestia; inoltre è stato necessario, in sede di variante, modificare l’altezza del cassero a perdere e colmare con ghiaia le aree di depressione rocciosa. Conseguentemente al rifacimento degli impianti il progetto prevedeva la realizzazione di nuova pavimentazione interna in battuto di calce con realizzazione di sottostante vespaio areato. In sede di progetto di variante si è valutato di procedere alla posa delle lastre in porfido precedentemente rimosse, con l’integrazione delle stesse per gli elementi rotti e per la parte sotto i banchi che prima era in cemento; a completamento del vespaio aerato già previsto in progetto, verranno inoltre eseguiti dei fori nella muratura perimetrale per permettere l’areazione del vespaio con l’esterno, che si concluderanno in pozzetti in cemento con chiusino in ghisa.
Per rendere possibile il completamento del vespaio aerato si è reso necessario spostare temporaneamente il fonte battesimale che verrà ricollocato in situ al suo posto con l’accortezza di separare di qualche centimetro lo stesso dalla muratura nella quale è stato inglobato con il restauro degli anni ’90. Con il necessario smontaggio dell’altare ligneo maggiore, si è potuto riscontrare che l’attuale struttura portante dell’altare non aveva fondazione profonda ma appoggiava direttamente sul pavimento in lastre di porfido e che la muratura portante era realizzata in mattoni forati riportante la data all’interno del 1956. Si è reso necessario provvedere allo spostamento della mensa in pietra e allo smontaggio della struttura in forati; si provvederà alla posa di nuova muratura in mattoni pieni. Per quanto riguarda il campanile, gli interventi previsti nel progetto sono stati quelli di manutenzione dell’incastellatura portante in ferro compreso i ceppi metallici di contrappeso, il rinnovamento dell’impianto elettrico per l’automazione delle campane con adeguamento alle normative vigenti e la revisione dei motori elettrici con sostituzione di catene e pignoni. Secondo quanto stabilito nel progetto di variante, si procederà alla sostituzione degli attuali motori elettrici e relativi apparecchi invertitori delle campane.
Infine, si riportano ulteriori interventi progettati nella variante, non menzionati nel progetto definitivo. Si è ritenuto necessario restaurare l’apertura a mezzaluna presente in facciata sopra il portale principale, che mostra una vetrata artistica dipinta a grisaglie, già documentata nel 1642; ai fini manutentivi della vetrata artistica si ritiene opportuno di rendere apribile il serramento interno in controfacciata. Verranno sostituti gli attuali corpi illuminanti e posizionati nuovi punti luce, due sulla controfacciata, uno per illuminare l’altare laterale dedicato a S. Antonio da Padova, due dietro l’altare maggiore per illuminare le decorazioni rinvenute e che verranno poi restaurate.
Verrà sostituito il rubinetto del lavabo della sagrestia; inoltre in base ad un accordo con il Comune di Palù del Fersina sarà possibile dotare il lavabo anche di acqua calda creando collegamento con la caldaia dell’attiguo edificio della cappella funeraria presente. Si è provveduto a riparare il doccione presente in corrispondenza della feritoia sul lato nord del campanile (che scarica l’acqua meteorica che entra dalle aperture ad arco della cella campanaria) in quanto le stuccature si erano degradate e si erano riscontrate infiltrazioni e conseguente degrado dell’intonaco sul prospetto.
Chiesa di S.Maddalena e S.Nicolò a Palù del Fersina_SchedaLavori