PALAZZO LODRON A NOGAREDO – II LOTTO (TRENTO)

PROGETTO DEFINITIVO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RESTURO DELLE FACCIATE DI PALZZO LODRON A NOGAREDO (TRENTO) – 2° LOTTO.

Committente: Johannes Volpini De Maestri 

Importo complessivo dell’opera:

  • progetto definitivo: € 116.056,50
  • esecuzione: € 132.280,26

Periodo di esecuzione del servizio:

  • progetto definitivo: luglio 2019
  • esecuzione: gennaio 2021 – maggio 2021

Ruolo svolto nell’esecuzione del servizio:

Incarico per la progettazione definitiva (in collaborazione con arch. Jacopo Tabarelli de Fatis), Direzione dei Lavori, CSP e CSE.

Descrizione architettonica dell’opera

Palazzo Lodron (p.ed. 2/1 e 2/3 C.C. NOGAREDO) è situato sulla sponda destra del fiume Adige nel territorio della Vallagarina, posto al confine tra gli abitati di Villa Lagarina e Nogaredo. Gli accessi al palazzo avvengono per mezzo di due torri d’ingresso disposte una di fronte all’altra. Quella di S-O mette in comunicazione il palazzo con il paese di Nogaredo, mentre quella di N-E con il paese di Villa Lagarina.
Il lungo prospetto della residenza si compone di tre parti principali allineate: un corpo centrale quadrangolare, che si sviluppa verso valle, separato con due lesene dai corpi laterali. La parte centrale è scansionata in maniera geometrica e proporzionale da tre ordini di aperture alternate dai marcapiani, che vengono interrotti in corrispondenza del portone architravato in marmo dell’ingresso al palazzo e dalla nicchia contenente la statua di Nicolò II Lodron. Rispetto all’asse verticale definito da questi ultimi due elementi, la composizione orizzontale è perfettamente simmetrica. I due corpi laterali sono invece definiti ciascuno da una unica porta architravata, posta centralmente rispetto alla porzione, e da un superiore ordine di aperture con andamento regolare.

La proprietà di palazzo Lodron intende proseguire nel programma di intervento di manutenzione straordinaria e restauro delle facciate, iniziato nel 2018 con progetto autorizzato dalla Soprintendenza per i Beni Culturali n. 403 dd. 21.05.2018 e con titolo edilizio del Comune di Nogaredo SCIA prot. n. 2874 dd. 05.06.2018. Il primo Lotto ha interessato i prospetti d’ingresso al compendio e le facciate N-O e S-O sul cortile interno del complesso architettonico; i lavori si sono svolti nel periodo dal 25 giugno al 14 dicembre 2018.
Il secondo Lotto, oggetto della presente richiesta di autorizzazione, riguarda i prospetti del cortile interno a sud.

Oggetto del presente intervento è la parte del cortile interno, posto su di un terrazzamento che apre la vista alla sottostante valle Lagarina; essa è costituita centralmente dal blocco quadrangolare della residenza, da cui partono in posizione arretrata le due ali degli appartamenti. Il palazzo presenta sul prospetto S-E due poggioli: uno con struttura portante in legno e l’altro, più piccolo, con ringhiera in ferro battuto. Verticalmente, la facciata si sviluppa su tre ordini di aperture in cui quelle del piano terra sono rifinite da una cornice a conci bugnati. A concludere il prospetto, a nord è posta una torre d’angolo con forometrie modificate e ridisegnate. Il prospetto di N-E, arretrato rispetto alla torretta, è definito da tre ordini di aperture. Per mezzo di un portale architravato bugnato lisce si accede ad un ambiente voltato a crociera, detto “portico”. Questo spazio mette in comunicazione il giardino nord e il giardino sud per mezzo di un altro accesso posto sul prospetto S-O. Questa facciata ospita, oltre all’appena citato portone, le grandi aperture del salone soprastante. Si tratta di due grandi finestroni, al cui centro si apre una porta-finestra di accesso al lungo ballatoio in lastre di pietra calcarea che percorre tutta l’ala residenziale a S-O. Il camminamento divide il prospetto tra il piano terra e il primo piano; il ritmo viene quindi definito dalle aperture che si susseguono in maniera regolare su tre ordini (piano terra, primo piano e sottotetto); il prospetto è arricchito dalla presenza di una meridiana eseguita con tecnica a tempera. Analogo andamento viene riproposto sul prospetto dell’ala nord. In questo caso non si ha la presenza del ballatoio, ma ad arricchire la composizione si ha una scalinata in pietra che collega il giardino con gli ambienti residenziali posti all’angolo nord del complesso, e un portico voltato a crociera definito da tre imponenti archi sorretti da due pilastri in muratura. L’ambiente ospita una grande fontana – lavatoio in pietra, sovrastata da un mascherone in cui è sagomato il muso di un leone. Su questo prospetto sono rilevabili tracce di superfici decorate in probabile tempera con una meridiana e frammenti di una decorazione a motivi floreali tra le arcate. È inoltre presente un’apertura tamponata al secondo ordine che è stata decorata con probabile tecnica ad affresco con un motivo Trompe l’oeil.

L’intonaco antico I01 di calce aerea finito con scialbo di calce di colore bianco, che caratterizza la maggior parte della superficie dei prospetti, presenta come per i prospetti restaurati nel primo lotto, delle ampie zone di erosione, decoesione e tendenza al distacco. Ad esso si sovrappone un intonachino di ridotto spessore, sempre a base di calce aerea, che presenta ampie zone di distacco ed esfoliazione degli strati di scialbo di colore giallo ocra. Sono veramente molte le aeree di stuccatura successiva e non idonee per materiale e tecnica di stesura con malta ed intonaci a base di calce idraulica e cemento. Il generale dilavamento ha portato la superficie delle facciate ad aver perso la colorazione giallo ocra finale con un’alterazione cromatica diffusa.
Per quanto riguarda le superfici decorate, si notano diverse riprese: andrà ben capito con sondaggi stratigrafici, lo strato su cui sono state realizzate.
Per quanto riguarda le numerose cornici in materiale lapideo, presentano fenomeni di lieve deposito superficiale e di normale erosione con polverizzazione, accentuata in alcuni punti per effetto del dilavamento. Gli elementi metallici presentano ossidazione, così come gli elementi in legno mostrano segni di degrado.

Progetto di intervento

L’obiettivo è eseguire un intervento di minima sulle superfici secondo le seguenti operazioni:

  • Indagini stratigrafiche e aggiornamento delle mappature descrittive;
  • Rimozione di intonaci decoesi e fatiscenti;
  • Rimozione di intonaci e/o stuccature inidonei a base idraulica e cementizia;
  • Restauro conservativo dell’intonaco esterno non decorato;
  • Posa di nuovo intonaco a calce anche ad integrazione;
  • Manutenzione e restauro degli elementi lapidei;
  • Manutenzione dei serramenti esterni;
  • Manutenzione degli elementi in ferro;
  • Restauro delle superfici decorate presenti;
  • Taglio selettivo della vegetazione che impedisce l’intervento.

Palazzo Lodron a Nogaredo_SchedaLavori